Dieffe Gioielli :: Aprire negozio COMPRO ORO

Dieffe di De Falco Angelo
Zona industriale Asi Sud il Tarì
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Venerdì 26 Aprile 2024

Migliora la tua vita! alcuni consigli utili.

Questa attività ti permetterà di dare una svolta alla tua vita e presenta numerosi vantaggi:

Non sò voi, ma io da qualche tempo vedo in giro un sacco di pubblicità del tipo "Compro oro, pago in contanti"!! Volantini pubblicitari e cartelloni che invadono le strade, immagini in metropolitana o negli autobus, nelle pagine dei giornali... che sia scoppiato un business?Infatti, il prezzo del metallo giallo è ai suoi massimi storici e complici la crisi economica e una domanda sempre più crescente dei paesi emergenti come la Cina e l'India, i negozietti che acquistano oro pagandolo in contanti si moltiplicano a vista d'occhio. Il prezzo dell'oro viaggia a quotazioni record, intorno a 20 euro al grammo (18 carati) , valutarne il valore e la purezza non è difficile, anche per chi non la un adeguata competenza nel settore. Inoltre, se decidi di affidarti ad un franchising è la stessa casa madre che pensa alla formazione.

Ma come avviene lo scambio?


Beh, molto semplice, in genere un oggetto d'oro usato di 18 carati viene valutato intorno ai 18-20 euro al grammo. Se il cliente accetta, si provvede a pagarlo in contanti. Solo per gli importi superiori a 5.000 è obbligatorio, per legge, pagare in assegno.

E dell'oro appena comprato, cosa me ne faccio?

Una parte dell'oro acquistato viene venduto ovviamente senza IVA, rottami d’oro o gioielli da non riutilizzare, per poi avviarli alla fusione o trasformazione presso un laboratorio terzo.Possono darsi due alternative: se l’oro viene venduto ad un grossista o un fabbricante, riguardo all’IVA si potrà adottare il sistema del “reverse charge”. In pratica il gioielliere emetterà nei confronti del cessionario fattura senza applicazione di IVA con l’indicazione “art. 17 comma 5 DPR 633/72”, mentre il cessionario dovrà applicare il meccanismo del “reverse charge” che “impone al cessionario l’obbligo di integrare la fattura emessa senza addebito dell’imposta con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta, nonché di annotarla nei registri delle fatture emesse o dei corrispettivi (art. 23 e 24 del DPR n. 633 del 1972) entro il mese di ricevimento, ovvero anche successivamente, ma, comunque, entro quindici giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese, e in quello degli acquisti (art. 25) per esercitare il diritto alla detrazione (Risol. Agenzia delle entrate 375/E/2002).E' vietato vendere l'oro usato direttamente alle società di fusione, a meno che non si disponga della relativa autorizzazione. Spesso sono gli stessi intermediari che si propongono agli oro point non appena vengono a sapere della nuova apertura. L'oro usato o rottame acquistati da privati dovranno essere annotati nell’apposito registro di P.S. ed occorrerà attendere i dieci giorni previsti dalla legge prima di cederli o trasformarli.


Quanto si guadagna?

In genere i guadagni variano a seconda dei periodi poiché la somma pagata dagli operatori è legata anche al fixing dell'oro puro quotato in borsa. Comunque, mediamente la differenza tra il prezzo d'acquisto dal pubblico e quello di realizzo varia dai 2 ai 4 euro al grammo. Naturalmente il guadagno è maggiore se i gioielli vengono venduti direttamente al pubblico, in questo caso il guadagno mediamente può salire fino a 10/12 euro al grammo.Iter burocratico e obblighi legislativi.Se apri un negozio di "compro oro" solo per rivendere il materiale prezioso a grossisti/ intermediari o per vendere direttamente ai privati, hai solo l'obbligo di richiedere l'autorizzazione di pubblica sicurezza alla questura, previa comunicazione al comune di inizio attività, e aprire la partita IVA.

Se vuoi vendere direttamente alle società di fusione devi rispettare una serie di obblighi e vincoli dettati dalla legge 7/2000.  ( www.camera.it/parlam/leggi/00007l.htm ) Naturalmente, se vuoi aprire il tuo oro point devi avere la fedina penale pulita e rispettare i requisiti di onorabilità.

Puoi acquistare oro solo da clienti maggiorenni muniti di documento di riconoscimento, e non lo puoi rivendere prima di 10 giorni per eventuali controlli da parte della finanza; è buona prassi quella di far firmare al cliente un contratto per sollevarti dalla responsabilità di comprare oggetti rubati.

Infine, è obbligatorio tenere il registro delle antichità, preziosi e beni usati vidimato dalla questura.

Per iniziare.

Per iniziare hai bisogno di un piccolo locale, 20 metri quadrati sono più che sufficienti, da arredare in stile moderno (consiglio personale :). Prassi vuole che la vetrina sia coperta da manifesti pubblicitari anche per tutelare la privacy di chi  entra.Importantissimi sono i sistemi di sicurezza: parete antisfondamento di divisione dal pubblico, allarmi, video sorveglianza, cassaforte. I "ferri del mestiere" sono pochi ed essenziali: bilancia di precisione, minuteria del caso, prodotti per la valutazione dei preziosi e naturalmente l'insegna.

Idea Vincente!!
Vuoi un servizio da offrire in più al cliente e aumentare il tuo giro d'affari? Oltre all'oro, potresti ritirare anche l'argento, pietre preziose, quadri, sculture, monete antiche, orologi di marca...


Impegno giornaliero minimo

Bastano solo 6 ore al giorno, da gestire a tuo piacimento nelle fasce orarie che ritieni più idonee ai tuoi ritmi di vita.

L'investimento richiesto è relativamente basso.


Sono sufficienti 25.000 euro per iniziare a lavorare! Ma cosa più importante, li ammortizzerai in brevissimo tempo.E' un'attività sicura,Non hai magazzino non hai merce invenduta, non hai alimentari (che scadono!), non sei soggetto a normative igienico-sanitarie particolari.

Spese minime
Il locale richiesto è circa di 20-30 mq, l'attività può essere svolta da una sola persona, non hai bisogno di particolari strumenti, ne tanto meno di costose materie prime.


Franchising


Se hai intenzione di avviare una piccola attività, il Franchising può rappresentare una interessante opportunità da prendere in considerazione. Infatti, il franchising rappresenta la forma di lavoro in proprio ideale per introdursi nel mondo del commercio, riducendo l'investimento iniziale e parte dei rischi.

Prima di tutto perché ti puoi avvalere dell'esperienza e del know-how del franchisor, e inoltre ti puoi avvalere dei benefici di tutte le attività di promozione attivate dalla casa madre, sia livello locale che nazionale.

I passi preliminari da seguire per aprire un negozio in Franchising, possono essere così sintetizzati:

1. Richiedere al franchisor tutte le informazioni possibili (per esempio, possono ritornarti molto utili notizie che riguardano l'azienda affiliante ed i propri dirigenti, la rete di franchisee preesistente, il contratto, il mercato, i costi ed i risultati di gestione standard della rete....)

2. Incontrare affiliati della stessa catena per conoscere le loro opinioni e i loro pareri (nota bene, cerca di capire anche i loro segreti professionali e i loro punti di forza e debolezza)

3. Analizzare punto per punto il contratto di affiliazione, e se puoi, fatti assistere da un buon legale.

4. Elaborare un serio conto economico e finanziario, fai una stima delle risorse finanziarie necessarie alla tua attività, Insomma, in poche parole, hai bisogno di un buon business plan per valutare la fattibilità del progetto. Puoi anche farti aiutare dal franchisor nel formulare ipotesi concrete e realistiche con dati e numeri reali.

5. Analizza il mercato.

6. Fai attenzione ai facili entusiasmi e alle novità. Le tue parole chiavi devono essere: conoscere, valutare, confrontare, e poi decidere.

Brevi cenni sull'attività dei compro oro

Ancor prima della fine dell’ultimo millennio, nella classica attività svolta dai dettaglianti gioiellieri, aveva già iniziato a manifestare la propria insorgenza l’attitudine degli stessi all’acquisto degli oggetti preziosi di oro usati, riconoscendo in cambio il loro valore di mercato sotto forma di permuta.

Da tale pratica commerciale, qualche addetto del settore intuì che gli stessi oggetti ceduti in permuta per l’acquisto di nuovi articoli, potevano, altresì, essere ceduti per il solo pagamento in contanti del corrispettivo valore dei medesimi beni; si incominciava ad intravedere, tra la gente comune, l’interesse a vendere i propri preziosi usati, indipendentemente, dalla possibilità di un nuovo acquisto, realizzando, così, un mero guadagno economico. Tanto, forse, per l’affiorare dell’inizio di una stagione di crisi globale, ancora perdurante, che riduceva pian piano le disponibilità finanziarie dei consumatori.

I gioiellieri, dal loro canto, prendevano atto dell’insorgere di questo fenomeno, cominciavano a praticarlo per salvaguardare i propri interessi, ma lo facevano "a testa bassa", come se non volessero far passare il concetto di "…compro il tuo oro e te lo pago in contanti…"

Da questo comportamento dismesso, posto in essere dagli operatori del settore al dettaglio e, dall’intuito di qualche attento osservatore interessato, cominciava a sorgere l’esercizio dell’attività di "compro oro". Una realtà commerciale che consiste nell’acquisto di oggetti preziosi usati e/o avariati da privati persone fisiche per poi rivenderli, per la stragrande maggioranza dei casi, ad operatori professionali del settore chiamati fonderie.

Si introduceva, così, nel mondo economico, autonomamente, e senza alcuna regolamentazione normativa e preventiva ad hoc per l’esercizio della stessa, una nuova realtà commerciale nel settore del commercio dell’oro, i c.d. "compro oro".

Tale attività prendeva pian piano e sempre di più il sopravvento fino a raggiungere livelli numerici considerevoli ed affermarsi, nello scenario socio/economico degli ultimi tempi, come una realtà commerciale diffusa. Un fenomeno che ha spinto persone fisiche e/o giuridiche ad organizzarsi e gestire il tutto anche sottoforma di reti in Franchising e di Affiliazioni Commerciali.

Forse, la scarsità ed insufficienza di normative di riferimento di settore, chiare e precise (Legge n. 7 del gennaio 2000 - Nuova Disciplina del Mercato dell’oro -, Banca D’Italia 2001 - Chiarimenti in materia di oro -, ecc.), nonché la mancanza di regolamentazione fiscale/amministrativo certa, spinge, circa un paio di anni fa, Organismi dello Stato (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, ecc.) ad attaccare questa categoria di soggetti economici sotto il profilo penale, civile ed amministrativo/fiscale. Qualcuno si era convinto del fatto che dietro questo "modus operandi" lavorativo si annidasse una evasione di IVA. Ma, purtroppo, non è certamente così; i documenti di prassi ed altro sono di parere decisamente contrario.

Il fenomeno cade sotto la lente di ingrandimento e, si radica un errato convincimento, da parte dei soggetti verificatori, che sfocia nelle tante verifiche fiscali effettuate e che danno luogo ad addebiti ingiustificati (errata applicazione del Reverse Charge nelle cessioni di rottami auriferi a fonderie da parte dei "compro oro", mancata iscrizione all’ex U.I.C. per lo svolgimento dell’attività, ecc.).

Siamo allo sbando, l’attività di impresa è al centro, ormai, delle attenzioni di varia e diversa natura e deve pagare dazio.Le diverse verifiche fiscali sferrano a partire dalle regioni Puglia e Campania e, sfociano per la maggior parte dei casi in contenziosi tributari, ancora pendenti; sono destinate però, a diffondersi su tutto il territorio nazionale.

A questo stato di caos totale si aggiunge, nel contempo, il dilagare di fenomeni criminosi recenti avvenuti in Puglia e precisamente a Bari, dove le Autorità inquirenti nonché vari esperti dei fenomeni criminosi, attraverso mezzi di informazione massmediatici, diffondono l’equazione: aumenti di aperture di negozi di "compro oro" = aumenti di scippi, rapine, furti, riciclaggio, ecc..

…A buon intenditore …poche parole… I "compro oro" vengono tacciati, in modo generalizzato ed indiscriminato, di correlazione con fenomeni di crimine ed esercizio dell’illegalità.

…Noi diciamo: "…non si può sparare nel mucchio…". Bisogna distinguere il" bene" dal "male".

Così, hanno inizio, ispezioni e verifiche a tappeto da parte di Organi di Polizia Amministrativa e sociale, che si pongono come obiettivo di sanzionare, a tutti i costi, gli esercenti l’attività in questione, compresi quelli che osservano attentamente le disposizioni vigenti, ivi comprese, quelle disciplinate dal T.U. di pubblica sicurezza.

Allora si giunge alla conclusione di poter affermare che, non si può impedire, colpendola, l’esercizio di una attività economico imprenditoriale, sebbene non ancor ben regolamentata da un punto di vista generale, ma comunque facente parte di un sistema economico integrato, accanendosi nel ricercare nella stessa qualcosa di sbagliato a tutti i costi e, facendola passare come una attività "irregolare" e/o esercitata in egual modo.

Si eseguono servizi:

- Sito Web personalizzato con calcolo e quotazioni offerta € 850,00 info@dieffeweb.com

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- Raccolta vostro oro dei clienti, e pietre preziose, diamanti, perle ecc.

- Consulenza e fornitura di accessori bilance, tester per diamanti e acidi per test dell'oro


Per maggiori informazione invia un e-mail e risponderemo al più presto possibile, o telefonando per un contatto diretto.

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